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Sostenibilità nel restauro: compatibilità e conflitti nella prassi progettuale: il caso pilota di Villa Astori

3 Novembre 2011

nell’ambito del Convegno Nazionale Assorestauro- DNA Italia, tenutosi a Torino

L’ Associazione Italiana per il Restauro Architettonico, Artistico, Urbano (www.assorestauro.org) sceglie DNA.Italia, il primo marketplace dedicato alla valorizzazione del Patrimonio culturale, per il proprio convegno nazionale che si focalizzerà sui temi della sostenibilità e della messa in sicurezza degli immobili storici, presentando soluzioni e tecnologie innovative.

Il convegno affronta, attraverso il contributo di professionalità specifiche, i temi chiave del progetto contemporaneo sul costruito, guardando con lo stesso interesse sia all’edificato diffuso, sia agli immobili di interesse architettonico e monumentale. Dagli aspetti più progettuali a quelli più ingegneristico-strutturali della messa in sicurezza e dell’antisismica, dall’ausilio dei sistemi di realtà virtuale alle istanze della sostenibilità e del risparmio energetico, questa rassegna di metodi e soluzioni tecnologiche intende, proprio nel suo carattere eterogeneo, riaffermare la centralità della figura del progettista, della sua capacità critica e di governo della complessità.

La qualità e l’efficacia degli interventi di recupero edilizio o di restauro architettonico vanno oggi misurati nell’ottica della valorizzazione, funzionale ed economica, degli immobili su cui si interviene, superando la semplice dimensione edilizia per approdare a quella, più complessa, dell’efficienza e della gestione immobiliare.

 

In questo contesto verrà presentato il caso diVilla Astori, architettura di origine settecentesca in provincia di Bergamo (Torre de’ Roveri), individuata quale progetto esemplificativo nel settore del restauro sostenibile. La Villa, di proprietà della Società Ediproject (www.ediproject.it) presenta una serie di problematiche ricorrenti nella prassi comune: dalla necessità di interventi di manutenzione al consolidamento strutturale, all’adeguamento tecnologico, fino alla risoluzione compatibile di nuove esigenze legate al cambio di destinazione d’uso, da residenziale a relais chateaux.

Il restauro in corso è dello Studio Feiffer & Raimondi (www.feiffereraimondi.com) sotto il patrocinio del Green Building Council Italia (www.gbcitalia.org) e intende formulare un sistema rigoroso e scientifico di progettazione e realizzazione, al fine di garantire una conservazione compatibile e sostenibile delle architetture storiche. I lavori costituiscono un caso pilota nella definizione di un protocollo di progettazione e certificazione, in un’ottica di sostenibilità applicata al restauro. L’obiettivo è coniugare le esigenze di conservazione dell’autenticità del patrimonio storico con la compatibilità ambientale ed energetica, nonché quello di formulare le prime linee guida per realizzare un protocollo di certificazione del restauro sostenibile, in cui il valore aggiunto è determinato dalla capacità di saper coniugare conservazione e sostenibilità.

Tale sistema prevede di formulare una piattaforma consolidata da applicare dapprima alla conoscenza delle fabbriche storiche e successivamente alla realizzazione degli interventi per poi giungere alla verifica dei risultati.

Anna Raimondi

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