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PONTE COPERTO SUL FIUME TICINO

E’ un ponte in muratura e calcestruzzo a cinque grandi arcate con edicola centrale. I documenti parlano del ponte già in epoca romana e di un successivo rifacimento nel 1351; quello attuale risale al dopoguerra quando, a seguito dei bombardamenti, venne rifatto disassandolo dal sito originale e modificandone la conformazione architettonica.

STATO DI CONSERVAZIONE

Alcune fessure passanti e dei degradi presenti sulle pile preoccupavano l‘Amministrazione che aveva organizzato una campagna diagnostica.

COMMITTENTE

Amministrazione Comunale di Pavia

DATA

1992

CATEGORIA

Rilievo e Diagnostica

LUOGO

Pavia

A ponte pv
A ponte pv (4)
A ponte pv (3)
A ponte pv (2)
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Il Progetto

STUDI E ANALISI

L’operazione avviata è stata molto complessa perché comprendeva: il rilievo delle parti in elevazione e di quelle interne comprese tra la strada coperta e l’estradosso della volta oltre a tutto il Ponte; quello subacqueo fotografico e diretto delle pile fino al fondo del fiume; e, infine, il rilievo della morfologia dell’alveo fluviale. Il tutto doveva essere collegato a un sistema unico e cioè inquadrato nell’ambito di una poligonale con vertici principali e secondari che recepissero il successivi rilievi: quello architettonico delle piante, dei prospetti e dell’interno, quello subacqueo delle pile e quello ambientale delle batimetriche a monte e valle

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO

E’ stato progettato un rilievo con diverse fasi che è stato realizzato quasi contemporaneamente da più operatori. Il rilievo topografico è stato realizzato con una rete di inquadramento principale composta da 7 vertici posti sulle rive e sul ponte; lo strumento utilizzato è stato un teodolite elettronico con distanziometro ad onde elettromagnetiche con fascio emittente coassiale all’asse del cannocchiale. In un secondo momento si sono battuti 764 punti di dettaglio sui prospetti e sulle stazioni che stava facendo l’imbarcazione mentre rilevava la profondità del fiume con passo di 5 metri e con ecoscandaglio di precisione. Dalla stessa imbarcazione si sono eseguite le prese per il successivo rilievo fotogrammetrico utilizzando una camera simmetrica Rollei 6006 ed eseguendo 100 prese. I rilievi subacquei sono stati eseguiti da operatori con videocamera VHS approfondendo il degrado dei massi sommersi e il loro dissesto. La restituzione è stata effettuata in ambiente Autocad in scala 1:100 più una rappresentazione in scala 1:20 delle strutture sommerse. La sintesi delle problematiche riscontrate è stata del tipo descrittivo per precisa volontà dell’Amministrazione Comunale.

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