Architettura e Paesaggio / Architettura urbana / Paesaggio

SOAVE CINTA MURARIA

La cinta muraria ghibellina è sorta dal  XIV secolo in poi  ad opera del Cansignorio della Scala con duplice funzione di difesa e controllo dei cittadini.  La prima documentazione del Castello sul Colle Tenda risale al 934 realizzato  in posizione dominante sulla pianura circostante. Verso la fine del 1700 il castello perde progressivamente la sua connotazione di struttura difensiva  per acquisire quella di edificio rurale con le trasformazioni che l’uso comporta. Con la dominazione austriaca inizia un lungo periodo di abbandono e, conseguentemente, di povertà di manutenzioni delle Mura e del Castello fino alla fine del XIX secolo, quando  vengono restaurate da Giulio Camuzzoni.

Stato di conservazione:

Stante la lunghezza, la tipologia costruttiva e delle manutenzioni svolte o meno, l’intera Cinta Muraria presentava uno stato di conservazione estremamente diversificato da tatto a tratto e da torre a torre.

COMMITTENTE

Amministrazione Comunale di Soave (VR)

DATA

2005-2006

CATEGORIA

Progetto generale di fattibilità (conservazione, consolidamento e riuso)

LUOGO

Soave- Verona

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Il Progetto

Sono stati condotti rilievi schematici necessari per la scala progettuale e catalogazioni del degrado e dl dissesto con metodi visivi diretti

Caratteristiche del progetto e dell’intervento

Il progetto dopo una serie complessa ed estesa di valutazioni analitiche,di catalogazioni degli stati di conservazione ha riassunto in modo molto schematico tutte le operazioni da svolgere per ogni tratto murario e per ogni Torre in modo da poter sintetizzare su schemi e tabelle costi, tempi e programmare conseguentemente i lotti a venire. Particolarmente approfondita in questa fase è stata l’ipotesi di rendere percorribili mura lungo il cammino di ronda con accessi dall’interno di alcune torri.

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Il Cantiere

INTERVENTI TECNICI

Interventi generalmente previsti sono stati il ripristino del camminamento  presente quasi integralmente alla sommità delle muratura, adottando quegli accorgimenti di ordine tecnico per rendere tale passaggio agevole e sicuro. Considerata la quasi integrità del camminamento, gli interventi proposti prevedono l’integrazione con lastre di materiale lapideo simili agli originali in opera, e la conservazione anche strutturale degli elementi presenti.  Inoltre sono state previste tutte quelle operazioni legate ala bonifica dal degrado e al consolidamento dal dissesto.

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Fine Lavori

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