Architettura e Paesaggio / Architettura / Architettura religiosa

EX CHIESA DI SAN GREGORIO

La ex Chiesa di San Gregorio si trova all’estremo sud della città di Venezia, all’interno del Sestiere Dorsoduro, esattamente retrostante all’estrema Punta orientale della città, detta Punta della Dogana. Probabilmente fondata nel IX sec., nel 1105 fu riedificata a seguito di un disastroso incendio. Tra il 1450 e il 1455, la chiesa fu nuovamente rimaneggiata ad opera di Antonio Cremonese, che sostituì al precedente stile veneto-bizantino il gotico.

STATO DI CONSERVAZIONE

L’interno della chiesa si configura spazilmente come un’unica ampia navata che termina con tre apsidi il cui piano di calpestio è sopraelevato di alcuni gradini. L’edificio, ex sede museale, si presenta in uno stato di abbandono, ridotto a deposito di opere d’arte, con diverse patologie di degrado molto evidenti, sia dal punto di vista materico che statico.

COMMITTENTE

Polo museale del Veneto

DATA

2017

CATEGORIA

Analisi e Rilievo

LUOGO

Venezia

4
1
2
3

Il Progetto

CARATTERISTICHE DELL’ANALISI E PROPOSTE DI INTERVENTO

Diverse sono le fasi di analisi che sono state elaborate per analizzare, studiare e sintetizzare lo stato di fatto della ex Chiesa di S.Gregorio e l’annessa canonica. Partendo da analisi a largo raggio, ci si è avvicinati sempre di più al dettaglio che caratterizza l’edificio.  In primo luogo la fase di analisi geometrico-dimensionale del complesso architettonico, che è stata svolta in modo preciso e scientifico. Il rilievo della fabbrica è stato eseguito principalmente con tre sistemi combinati: topografia, laser scanner e rilievo fotografico. La seconda fase, quella di analisi storica, ha avuto come centro l’excursus storico della chiesa e annessa canonica;  partendo dalle origini, si è arrivati a  delineare tutte le varianti a cui tale fabbrica è stata sottoposta nella storia; contemporaneamente all’analisi storica, per comprendere meglio l’evoluzione del corpo di fabbrica, si è effettuata l’analisi delle unità stratigrafiche secondo la casistica delle relazioni fisiche che intercorrono tra i diversi elementi materici dell’edificio (contemporaneità, anteriorità, posteriorità). L’analisi stratigrafica, intesa come “descrizione degli strati presenti nella loro successione” ha costituito un percorso conoscitivo parallelo a quello compiuto attraverso la ricerca archivistica, e la base per la successiva analisi materica, in grado di delineare tutti gli elementi compositivi che caratterizzano la fabbrica oggetto di indagine.  Inoltre una vasta campagna di indagini diagnostiche è stata predisposta al fine di individuare con precisione tutti i materiali costituenti il complesso di San Gregorio. All’interno della chiesa sono state eseguite sulle pareti laterali, puntuali indagini stratigrafiche e sezioni lucide che hanno permesso di dettagliare le varie finiture materiche che contraddistinguono gli interni. Hanno completato la fase di conoscenza le indagini sulle strutture lignee (prove resistografiche, videonscopiche), sulle struuture murarie (scarifiche su parete, saggi su solaio, martinetto piatto e doppio), e saggi geotecnici.  Infine una fase di analisi di stato di conservazione degli stessi materiali, ovvero una delineazione di dettaglio delle varie patologie di degrado che ad oggi sono presenti e manifeste sulla chiesa e sull’annessa canonica.  Queste analisi dettagliate hanno poi permesso di sviluppare una proposta di linee guida sui possibili interventi che possono essere operati sulla fabbrica per un futuro progetto di restauro, conservazione e consolidamento.