Architettura e Paesaggio / Architettura / Architettura rurale

CORTE RURALE EX ARCIPRETALE

Il complesso si compone di uno scoperto adibito a cortile sul quale si organizzano diversi corpi di fabbrica: la casa arcipretale, il corpo basso del porticato e la parte più rurale. Il nucleo originale risale al XV secolo ma l’intervento più significativo risalirebbe al XVIII secolo, periodo nel quale è stato costruito l’ultimo tronco di casa, i portici, le stalle con sovrastante fienile e i rustici annessi. Anche la facciata principale sembrerebbe risalire a tale epoca: essa è regolata e scandita attraverso una modulare suddivisione del fronte con riquadrature racchiuse da paraste e cornici, al cui interno si articolano le diverse aperture. Il suo sviluppo lineare, basato su un’accurata ricerca proporzionale delle parti che lo compongono, evidenzia un elegante esercizio stilistico, concepito attraverso l’uso combinato di elementi architettonici ricavati dalla tradizione classica, come le paraste dotate di basamenti e capitelli, e la rifinitura utilizzata nei decori (cimase) attorno alle porte ed alle finestre, realizzati con supporti in stucco a rilievo, riproposti in forma elaborata secondo l’intendimento ed il gusto di ispirazione barocca.

STATO DI CONSERVAZIONE

La residenza principale ha avuto negli ultimi decenni un uso residenziale privato, tuttavia gli interventi di manutenzione effettuati non sempre sono stati eseguiti in modo consono per la conservazione dei materiali esistenti. In particolare, tutta la fascia basamentale esterna era stata rivestita da un intonaco cementizio e, all’interno, alcune pavimentazioni in cotto erano state sostituite con elementi in graniglia cementizia.

COMMITTENTE

Privato

DATA

2007-2010

CATEGORIA

Progetto di riuso, conservazione e adeguamento tecnologico

LUOGO

Pieve Terzagni – Cremona

4 pieve sf
3 pieve sf
1 pieve sf
pieve f (2)
2.5
3.2 copia

Il Progetto

STUDI E ANALISI

Le analisi e le conoscenze scientifiche si sono localizzate principalmente nello studio degli intonaci esterni tramite prelievi e analisi con sezioni lucide e sottili; e nelle stratigrafie degli intonaci interni, per caratterizzare, vano per vano, le presistenze pittoriche.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO

Il progetto ha avuto come obiettivo quello di studiare un riuso del complesso legato alla nuova attività agrituristica, prevedendo la conversione del piano terra ad attività ristorative e il piano primo ad alcune camere ricettive. La nuova destinazione non ha comportato trasformazioni rilevanti alla conformazione architettonica, se non l’adeguamento tecnologico degli impianti non esistenti. Si è previsto un impianto di riscaldamento a pavimento dove, per ragioni statiche, si sono rimossi gli elementi in cotto, mentre un sistema tradizionale negli altri casi. Le rimozioni sono state minime e hanno interessato in genere elementi incongrui; le aggiunte hanno cercato di mantenere l’uso dei materiali della tradizione.

4.3 fase 2copia
SCHEDE VANO 11 copia

Il Cantiere

Moltissimi interventi tecnici si sono succeduti quasi contemporaneamente; si sono consolidati i solai lignei procedendo trave per trave; si sono inserite catene con funzione di tirante di contenimento delle spinte delle volte; si sono consolidati e integrati gli intonaci ancora in opera e rifatti quelli caduti o irrecuperabili; si sono discialbati gli strati di pittura sovrammessa e restaurati tutti i cicli pittorici emersi; si sono restaurati tutti i serramenti esistenti e le balaustre in ferro decorate.

pieve c (4)
pieve c (3)
pieve c (2)
pieve c (1)

Fine Lavori

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