Architettura e Paesaggio / Architettura / Architettura rurale

CORTE COLOMBINA

Porzione di una corte rurale chiusa con importanti portali d’accesso, si trova in riva al fiume Adige a Pescantina, a pochi chilometri dal centro di Verona. Storicamente delle preesistenze architettoniche sono accertate a partire dal XVI secolo. Una fonte letteraria del XVIII secolo descrive il complesso rurale con il nome de La Morandina; questa sarebbe la testimonianza più antica di uno dei possedimenti rurali della famiglia Morando in territorio veronese. Agli inizi del XIX secolo il medesimo luogo è detto Le Colombine, mutato ne La Colombina alle soglie del Novecento, quando l’antica proprietà rurale fu suddivisa tra diverse famiglie di contadini, causando il frazionamento degli spazi abitativi del comparto. Il complesso nel suo assieme presenta una parte monumentale fronte fiume e delle ali che chiudono la corte sul retro con caratteristiche architettoniche di minore rilevanza, le altezze variano da quattro piani nel fronte sud a due piani negli altri lati. La porzione oggetto del restauro è quella sud ovest ed è estremamente articolata plani metricamente, organizzandosi dal piano terra al tetto.

STATO DI CONSERVAZIONE

Oltre all’abbandono che caratterizzava alcune porzioni della corte, il maggiore degrado era dovuto all’uso improprio che le varie proprietà avevano fatto nel tempo e soprattutto ai restauri incongrui e distruttivi che ognuno aveva realizzato. Nello specifico la porzione oggetto di restsuro era caratterizzata da un degrado dei piani terra e primo provocato dall’umidità di risalita, da dissesti strutturali dei piani secondo ,terzo e quarto per inconsistenza delle strutture verticali e da dilavamenti provenienti dal tetto che era prossimo al crollo in molte parti.

COMMITTENTE

Privato

DATA

2004-2008

CATEGORIA

Progetto di riuso, conservazione e consolidamento

LUOGO

Pescantina – Verona

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Il Progetto

STUDI E ANALISI

Sono stati realizzati precisi e attenti rilievi metrici finalizzati allo studio del dissesto strutturale delle murature con verifica delle verticalità e delle sovrapposizioni, endoscopie per verificare lo stato dei solai sotto le soffittature e stratigrafie su tutte le pareti e i soffitti. Approfondita è stata la ricerca storica che ha contribuito a capire le strutture e le preziose finiture che caratterizzano l’edificio.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO

Il progetto, che ha previsto l’inserimento di alcune unità abitative nell’antico edificio, è stato condizionato dalle continue e straordinarie scoperte che emergevano sotto gli strati di pittura che ricoprivano pareti e soffitti. E’ stato necessario quindi adattare le funzioni alla particolarità degli ambienti che presentavano cicli decorativi ad affresco particolarmente significativi. Inoltre la valorizzazione dei portali lapidei, dei caminetti rinascimentali in marmi preziosi e delle polifore cinquecentesche che erano coperti da contropareti e intonaci, ha portato il progetto a configurare una residenza di altissimo livello.

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Il Cantiere

Particolare difficoltà si è avuta per la necessità di operare contemporaneamente nella parte di consolidamento statico delle murature dei piani inferiori e nella parte di restauro e conservazione del tetto in legno. Tecniche particolari sono state impiegate per la puntellazione preventiva al consolidamento strutturale al fine di alleggerire i tratti sui quali intervenire. I lavori di discialbo delle superfici affrescate sono stati impegnativi per la ricchezza e la quantità dell’apparato decorativo e hanno seguito la prassi consolidata del restauro pittorico senza particolari difficoltà. Sono state ideate particolari tecniche di consolidamento dei solai lignei operando dall’estradosso in ragione delle decorazioni sottostanti.

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Fine Lavori

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