Architettura e Paesaggio / Architettura urbana

COMPARTO MURA STORICHE FRAZIONE GERA DI PIZZIGHETTONE

L’abitato di Pizzighettone sorge sulla sponda sinistra dell’Adda, fronteggiato, sulla sponda opposta, dal corrispondente nucleo fortificato di Gera. Sfruttando le particolari difese naturali dovute alla confluenza del Serio Morto con l’Adda, il luogo venne munito di castello e mura fin dal secolo XII. I Visconti, nella seconda metà del Trecento, potenziarono (e forse in gran parte ricostruirono) il castello quindi, nella prima metà del Quattrocento, rafforzarono anche le mura del borgo. Sotto la dominazione spagnola Pizzighettone ha assunto il ruolo di fondamentale caposaldo, insieme a Lecco, Lodi e Cremona, di quella linea difensiva che i padroni di Milano hanno attestato sull’Adda e sul Po in contrapposizione a Venezia. Nel 1639 viene eseguito il taglio dell’Adda in corrispondenza del centro abitato di Pizzighettone su progetto del Barattieri “…cò quali sarà ridotto il fiume à camminar rettamente…” con l’evidente scopo di far “cadere” le acque del fiume contro il forte di Pizzighettone per renderne più sicura la difesa. Come conseguenza a tale intervento, a partire dal 1646, le mura urbane vengono circondate da un nuovo anello di bastioni. In seguito, durante il promo dominio austriaco e per ordine di Carlo VI, è stato dato corso, a partire dal 1720, a una riforma generale delle fortificazioni di Pizzighettone, con la costruzione di una poderosa cinta bastionata a occidente dell’abitato di Gera e con il rafforzamento delle mura medioevali viscontee attraverso l’aggiunta alle stesse di una corona di casematte in muratura, di apprestamenti difensivi vari e di un’ampia fossa difensiva esterna. Dopo gli smantellamenti ottocenteschi e la cancellazione di parte delle bastionature seicentesche dovuta alla massiccia espansione dell’abitato verso oriente, oggi si conservano solo parti, peraltro significative e consistenti, dell’imponente sistema difensivo di Pizzighettone: tracce del castello, le casematte a ridosso delle antiche mura, il rivellino a guardia della strada per Cremona, le casematte, i bastioni e le opere terrapienate di Gera.

STATO DI CONSERVAZIONE

L’abbandono e la mancata manutenzione hanno provocato il proliferare della vegetazione infestante sia all’interno che all’esterno del comparto. I giunti delle murature sono spesso assenti o consunti dalla vegetazione che ha spesso prevaricato sull’opera muraria diventandone parte integrante.

COMMITTENTE

Soprintendenza BBAA di Brescia, Cremona, Mantova

DATA

2007

CATEGORIA

Opere di restauro del paramento murario e di sistemazione delle aree adiacenti – CSE

LUOGO

Pizzighettone – Cremona

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Il Progetto

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Particolare cura è stata osservata nell’analisi della tessitura del paramento murario al fine di catalogare le diverse tipologie strutturali e tessiturali ed individuare zone omogenee per composizione e struttura. Le tavole di analisi sono state successivamente aggiornate durante le lavorazioni (as built) e alla fine dei lavori, ottenendo un confronto geometrico e materico nonché una testimonianza di quanto effettuato.

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Il Cantiere

INTERVENTI TECNICI

Sono stati realizzati importanti interventi di ricomposizione, quali l’eliminazione di terrapieni createsi nel tempo, la rimozione della vegetazione superiore infestante e di tutte le parti in fase di distacco. Interventi di conservazione dei materiali sono consistiti prima nella disinfestazione dalla vegetazione e nella pulizia diffusa del paramento mediante impacchi ed utilizzo di getti di acqua ed inerti a pressione controllata, quindi sono stati realizzati interventi di consolidamento superficiale mediante scuci-cuci con nuovi elementi realizzati su campione analoghi agli esistenti. Le stilature sono state riprese con malta di calce e sabbia e la sommità muraria, dove non presente il coronamento in laterizio, è stata protetta con copertina in malta di cocciopesto. Alcune porzioni di vegetazione superiore, stante il loro stato perfettamente amalgamato con le murature, sono state lasciate in opera, previa demineralizzazione delle stesse.

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Fine Lavori

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