Architettura e Paesaggio / Architettura / Architettura religiosa

CHIESA DI S.BARTOLOMEO A SALZANO

E’ una grande Chiesa Parrocchiale posta nel centro dell’abitato di Salzano nei pressi di Mestre. Il partito architettonico esterno della facciata con ordine architettonico a semicolonne che reggono il timpano triangolare, ricalca il classicismo tipico della maggior parte delle Chiese venete di quel periodo perché fu riedificata tra il 1843 e il 45 sul sedime di una precedente demolita. L’impianto è a navata unica con cappelle laterali è coronato da abside semicircolare e da un’imponente volta a botte; una da una grande cappella s’imposta sul lato sud.

STATO DI CONSERVAZIONE

Maldestri interventi di restauro e carenze manutentive erano all’origine di un degrado superficiale che si presentava diffuso e presente con intensità sia all’esterno sia all’interno. All’esterno era stata applicata una pellicola di granito plastico assolutamente non traspirante e all’interno numerose mani di ridipinture anche sintetiche rivestivano indistintamente tutte le superfici.

COMMITTENTE

Parrocchia di S.Bartolomeo

DATA

2002-2005

CATEGORIA

Progetto di conservazione e adeguamento tecnologico

LUOGO

Salzano – Venezia

DCF 1.0
DCF 1.0
A2
A4
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Il Progetto

STUDI E ANALISI

In relazione al fatto che le opere di manutenzione conservativa erano ben identificabili se attentamente studiate, rilevate e catalogate, le analisi si sono concentrate su accurati rilievi geometrici, schedature e catalogazione dei materiali costruttivi e dei fenomeni di degrado. Inoltre sono state effettuate numerosissime stratigrafie per distinguere sia le pellicole incongrue e dannose sia eventuali reperti sottostanti.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO

Uno dei problemi più importanti di carattere culturale è stato quello di riorganizzare un partito cromatico e decorativo che basandosi su attente letture delle preesistenze riconfigurasse “l’immagine” della fabbrica. Infatti era impossibile mantenere lo stato attuale perché confezionato con materiali incongrui, non c’erano preesistenze storicamente omogenee che potessero esser guida al progetto e non esistevano dei dati cromatici certi. Gli interventi previsti, tutti con finalità di manutenzione conservativa, hanno teso a eliminare quegli apporti recenti o meno che erano fonte di degrado, quali le dipinture con smalto ad olio delle colonne interne e dell’ordine gigante che corona la navata, le dipinture a lavabile degli sfondati e del soffitto della volta, il graffiato plastico esterno, ecc..

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Il Cantiere

Sono stati eliminati sia gli intonaci cementizi presenti sul perimetro esterno e sostituiti con intonaco deumidificante a basso spessore, sia i rivestimenti sintetici interni e esterni decapando tutte le superfici. I nuovi intonachinini e le nuove pellicole pittoriche sono state realizzate secondo le ricette della tradizione costruttiva locale e attentamente valutati nell’ambito di un progetto cromatico.
Il rinnovo degli impianti tecnologici, il ripasso della copertura e il consolidamento della grande volta in catinelle, che è stata appesa ad apposite strutture indipendenti dalle capriate, hanno completato le opere di restauro.

DCF 1.0
C5
Saggi interno (4)
C3

Fine Lavori

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